Press. Via: stopnazisionismo@libero.it
“La Ghouta
Orientale è un settore che parte dal quartiere di Joubar, nel cuore della
capitale fino al confine con la Giordania, da sempre è considerata una zona con
una posizione strategica, ma rischiosa a causa della massiccia presenza di
terroristi. Il più estremista è il gruppo di al Qaedah. La Ghouta Orientale
recentemente è stata controllata dai terroristi di Jaish al Islam, con una base
bellica avanzata, spina nel fianco della capitale, inoltre, sorvegliano
completamente la città di Douma, considerata la capitale del settore della
Ghouta Orientale. Dal 2012, una vasta area è stata sequestrata insieme alla
popolazione.
Nel dicembre
2013 sono partiti dalla Ghouta per andare ad occupare la città dei lavoratori
di Adra, lì, hanno compiuto terribili massacri: hanno ucciso e bruciato bambini
di fronte agli occhi dei loro genitori, poi, gettavano i genitori, ancora vivi,
dai piani alti dei palazzi. Metodi brutali mai visti neppure durante la seconda
guerra mondiale. Alla fine la città è stata liberata dall’Esercito Arabo
Siriano dopo mesi di sofferenze, e salvati migliaia di prigionieri, rinchiusi
ingiustamente nella prigione al Tawbah.
Ogni volta
che l’Esercito Arabo Siriano, avanza nella lotta contro il terrorismo si alzano
voci sull’utilizzo delle armi chimiche: prima di tutto l’Esercito non possiede
le armi chimiche, non c’é bisogno di utilizzarle quando le difese dei terroristi
crollano di fronte all’offensiva governativa. Se venisse utilizzato da una
distanza cosi ravvicinata colpirebbe i soldati dell’Esercito Governativo. Le
donne, i bambini e i soldati sono utilizzati dai terroristi come scudo umano.
Più volte i soldati siriani sono stati colpiti da lanci di razzi muniti di gas
serin, ma in Occidente non si è scritto nulla.
I terroristi
dell’Esercito dell’Islam realizzano dei filmati in collaborazione con
l’organizzazione dei Caschi Bianchi, molte volte smascherati dagli stessi
quotidiani e dalla media americana sulle presunte vittime del regime. I
terroristi dell’Esercito dell’Islam (Jaish al Islam) insieme ai Caschi Bianchi
annientano i cittadini siriani a sangue freddo. Da tre giorni, a Damasco e
nelle zone residenziali vengono lanciate granate. Nelle zone liberate
l’Esercito con le squadre tecniche riabilitano le infrastrutture e la fornitura
di energia elettrica, di acqua potabile. Grazie alle informazioni fornite dalla
popolazione fuggita (dai terroristi), le Forze Governative riescono a centrare
le posizioni strategiche utilizzate dai gruppi di terroristi, come le entrate e
le uscite dei tunnel, i depositi di armi, e le batterie dei cannoni.
Fino a
questo momento, l’esercito dell’Islam continua a respingere l’accordo che
impedisce ai civili di lasciare la città. Gli eroi dell’Esercito Arabo Siriano
continuano ad avanzare nelle fattorie e nelle aree circostanti Douma, i
cittadini danno fuoco ai depositi di armi e forniscono informazioni sulle.
Speriamo nella rapida liberazione della Ghouta”.
Traduzione
Talal Khrais
Revisione
testo Paola Angelini
Scrive il
Generale Maggiore Mohamad Abbas, Ghouta – Damasco